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Propaganda di Guerra: Strumentalizzazione di informazione

Siamo nel pieno di un conflitto tra Russia ed Ucraina, ogni paese ha i suoi mezzi di informazione ma anche di propaganda di guerra.

In questo post analizzeremo le differenze tra propaganda ed informazione e faremo un esempio storico che concerne la propaganda alleata nella Seconda Guerra Mondiale.

Intanto quale è la differenza tra propaganda di guerra ed informazione.

La differenza tra propaganda e informazione risiede principalmente nell’intenzione e nel modo in cui vengono presentate le informazioni.

  1. Intenzione: La propaganda è un mezzo attraverso il quale si cerca di influenzare le opinioni e le azioni delle persone, spesso promuovendo un punto di vista specifico o una causa particolare. L’obiettivo principale della propaganda è persuadere e manipolare l’opinione pubblica, piuttosto che fornire una visione oggettiva dei fatti. D’altra parte, l’informazione mira a fornire un’analisi accurata e imparziale dei fatti, consentendo alle persone di trarre le proprie conclusioni in base a prove e dati.
  2. Obiettività: La propaganda tende a essere parziale e distorta, presentando informazioni selezionate e distorte per sostenere un punto di vista specifico. Può coinvolgere l’omissione di dati rilevanti o la manipolazione delle informazioni per indurre le persone a credere in qualcosa senza fornire una visione equilibrata della questione. L’informazione, invece, si sforza di essere oggettiva, fornendo un quadro completo dei fatti, presentando opinioni e punti di vista diversi e incoraggiando il pensiero critico.
  3. Verificabilità: La propaganda spesso si basa su affermazioni non verificabili o false, e può utilizzare tattiche emotive o logiche manipolative per influenzare le persone. L’informazione, invece, si basa su dati verificabili e fonti attendibili, consentendo alle persone di verificare i fatti e le informazioni presentate.
  4. Trasparenza delle fonti: La propaganda spesso nasconde le sue fonti o fornisce informazioni vaghe sulle sue origini, rendendo difficile tracciare l’affidabilità e l’obiettività delle informazioni fornite. L’informazione si basa su fonti trasparenti e affidabili, come studi scientifici, report giornalistici ben documentati o esperti riconosciuti nel campo.

È importante notare che la linea tra propaganda e informazione può talvolta essere sfumata, e in alcuni casi può essere difficile distinguere tra le due.

Arriviamo al punto: Propaganda di guerra nella ww2

Durante la Seconda guerra mondiale, sia gli Alleati che l’Asse utilizzarono la propaganda per influenzare l’opinione pubblica e motivare le proprie truppe.

Analizziamo la propaganda degli alleati al momento della entrata in guerra degli Stati Uniti d’America.

Ecco alcune fonti alleate che esprimevano ottimismo riguardo a una rapida disfatta dell’esercito nazista durante la Seconda guerra mondiale:

  1. Winston Churchill: Nel suo discorso del 20 agosto 1940, Churchill dichiarò: “Non dubito che la battaglia dell’Inghilterra sarà combattuta con successo dalla Royal Air Force… la sconfitta di Hitler e l’esaltazione del suo regime segneranno il punto di svolta nella storia del mondo”.
  2. Generale Dwight D. Eisenhower: In una dichiarazione del 23 giugno 1942, Eisenhower affermò: “Abbiamo ragione di aspettarci che l’esercito tedesco si rompa e si disperda. Sarà sconfitto…”.
  3. Generale George S. Patton: In una lettera del 15 dicembre 1944 indirizzata a suo figlio, Patton scrisse: “All’inizio della battaglia, abbiamo commesso l’errore di credere che i tedeschi fossero simili a noi… ora sappiamo che non possono combattere alla nostra maniera. L’abbiamo dimostrato a loro”.

È importante sottolineare che queste dichiarazioni ottimistiche erano basate sulle informazioni disponibili all’epoca e sulla fiducia nelle capacità delle forze alleate.

Tuttavia, come spesso accade nella guerra, la realtà sul campo di battaglia si rivelò più complessa e impegnativa di quanto previsto.

È vero che all’epoca dell’entrata in guerra degli Stati Uniti, la propaganda e molti media esprimevano l’ottimismo riguardo a una rapida disfatta dell’esercito nazista. Tuttavia, è importante distinguere tra la propaganda e la reale situazione sul campo di battaglia.

La propaganda aveva lo scopo di motivare le truppe e la popolazione, alimentando la fiducia nell’efficacia delle forze alleate e nella superiorità delle loro risorse. I media, influenzati dalla propaganda di guerra, trasmettevano messaggi che enfatizzavano i successi degli Alleati e minimizzavano le capacità dell’esercito tedesco: inferiorità di truppe, incapacità, scarsità di mezzi.

Tuttavia, la realtà sul campo di battaglia spesso si dimostrava più complessa. Sebbene ci fossero state alcune vittorie iniziali degli Alleati, come la battaglia di El Alamein nel 1942, la ritirata delle truppe tedesche da alcuni fronti non significava necessariamente una disfatta totale. L’esercito tedesco era ancora molto potente e aveva risorse significative a disposizione anche se la propaganda alleata lo negava vibratamente.

Con il tempo, tuttavia, divenne evidente che la guerra sarebbe stata più lunga e difficile di quanto inizialmente previsto. Le battaglie come Stalingrado e la resistenza tedesca nei territori occupati dimostrarono la determinazione e la capacità di combattimento delle forze dell’Asse. La guerra continuò per altri anni, con intensi scontri e cambiamenti nella situazione sul campo di battaglia.

Le forse dell’asse non erano, affatto, in ritirata o cosi deboli come la propaganda di guerra alleata paventava sin dall’inizio ma, di fatto, si continuò sempre ad evidenziare le debolezze delle forse dell’Asse e mai quelle delle truppe alleate.

Le aspettative create dalla propaganda di guerra

È importante considerare che la propaganda di guerra può distorcere la realtà e creare aspettative ottimistiche. La storia ci mostra che la durata e l’esito di un conflitto sono influenzati da molteplici fattori, tra cui la strategia militare, le risorse disponibili, l’abilità dei comandanti e altri eventi imprevisti.

Questo però la propaganda non lo riferisce ed in ciò si distacca dalla informazione.

Ci piace rammentare che la propaganda nelle guerre ha svolto sempre un ruolo fondamentale e sovente ha condotto ad esiti infausti od inaspettati.

Fonti:

  • “The Second World War” di Winston Churchill
  • Eisenhower Presidential Library, Museum & Boyhood Home
  • “The War As I Knew It” di George S. Patton Jr.

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