Emarginando la Russia di Putin la prossima sfida per l’Europa sarà la sua dipendenza dagli Stati Uniti d’America.
Oggi vorrei affrontare un argomento di grande importanza per il futuro dell’Europa: l’emarginazione della Russia di Putin e le implicazioni che ciò potrebbe avere sul continente.
Tuttavia, è fondamentale comprendere che tale processo porta con sé un enorme problema: liberarsi dell’influenza degli Stati Uniti d’America, che, con un piede già in Ucraina, e che di fatto già comanda anche in Europa.
liberarsi dalla dipendenza dagli Stati Uniti sarà una priorità.
In un nostro precedente post abbiamo parlato ampiamente del perchè gli Usa perdono tutte le guerre nonostante la loro potenza militare e del loro sentimento capitalista che vorrebbe imporre un gioco di potere economico sui territori altrui.
Il loro capitalismo speculativo fa parte della loro cultura ma non della nostra in quanto come Unione Europea lo sguardo che ci viene rivolto dagli Usa non è quello di un alleato ma di un mondo imperialista che ci vede come mezzo perv esercitare ovunque il suo potere.
Quali sono le innegabili ragioni degli innumerevoli fallimenti militari degli Usa se non la loro brama di primeggiare ed imporre i loro sistemi economici.
È innegabile che gli Stati Uniti abbiano una politica estera che può essere definita capitalista e imperialista. Negli ultimi decenni, abbiamo assistito a numerosi esempi di sfruttamento delle risorse e degli interessi di altre nazioni da parte degli Stati Uniti. Sono stati accusati di agire nell’interesse del loro potere economico e politico, senza tener conto delle conseguenze per gli altri paesi.
È giusto che l’Europa si ponga delle domande sulle intenzioni degli Stati Uniti e sulle loro politiche in corso. La nostra assurda dipendenza dalla loro economia, dalle loro scelte militari belligeranti, dalla loro politica estera ed, addirittura, dalle elezioni del loro presidente.
Un esempio storico che viene in mente per primo è l’intervento degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam. Durante gli anni ’60 e ’70, l’America ha inviato truppe e risorse in Vietnam per combattere il comunismo, affermando di perseguire una causa nobile. Tuttavia, l’escalation del conflitto ha causato la morte di milioni di vietnamiti e migliaia di soldati americani, senza portare a una risoluzione positiva per nessuna delle parti coinvolte. È stato un triste esempio di un’imposizione di potere militare in nome di una dottrina politica.
Altri esempi includono l’invasione dell’Iraq nel 2003, in cui gli Stati Uniti hanno utilizzato argomentazioni false per giustificare l’azione militare, e l’intervento nella crisi in Siria, che ha contribuito a un prolungamento del conflitto e all’instabilità della regione. In tutti i casi, si sono sollevate critiche sulla politica estera statunitense, definendola interventista e basata su interessi geopolitici piuttosto che su principi umanitari.
Gli Stati Uniti sono una nazione complessa, con una storia ricca di momenti positivi e negativi. Tuttavia, è importante che l’Europa si sviluppi come un attore indipendente sulla scena mondiale, capace di prendere decisioni autonome in base ai propri interessi e valori.
Desideriamo un’Europa che non sia succube degli Stati Uniti né di alcun altro paese. Dobbiamo puntare a un’Europa con la propria identità, il proprio esercito e una libera economia. Questo non significa respingere gli Stati Uniti come nemici, ma piuttosto coltivare una relazione di partenariato basata sulla reciproca comprensione, la parità, la cooperazione ed il rispetto dei principi democratici.
L’Europa ha compiuto passi significativi verso l’indipendenza, come l’istituzione di una politica estera comune e l’avanzamento dell’integrazione economica tra i suoi membri. Tuttavia, è necessario continuare su questa strada, rafforzando la cooperazione tra gli stati membri e riducendo la dipendenza da influenze esterne.
Dobbiamo anche ricordare che l’Europa è un continente ricco di storia e cultura, e dobbiamo preservare la nostra identità unica. Questo non significa respingere altre influenze culturali, ma piuttosto valorizzare ciò che ci rende unici e promuovere la diversità culturale come una risorsa preziosa per l’Europa Unita.
L’emarginazione della Russia di Putin porterà l’Europa a confrontarsi con un nuovo problema: liberarsi dell’influenza degli Stati Uniti. Dobbiamo essere vigili e difendere la nostra indipendenza politica ed economica, cercando di sviluppare una politica estera basata sui nostri valori e interessi. Solo così potremo costruire un’Europa Unita che sia un attore globale e che sia in grado di plasmare il proprio destino in modo indipendente.
Per ovviare alla già comprovata dipendenza dagli Stati Uniti ci servono leader capaci, leader autentici che sappiano imporsi con le loro scelte politiche e rispettare la volontà sovrana del popolo.
Possiamo essere uniti, come lo siamo, per una guerra giusta ma in alcun modo dovremmo dimostrarci fortemente dipendenti dalla volontà degli Stati Uniti e di nessun altro Paese esterno all’Unione Europea.
Guadagnare l’indipendenza economica e politica dagli USA richiede un enorme sforzo e deve essere fatto per non soccombere alla loro politica di sfruttamento a carattere imperialistico.