Dobbiamo tutti combattere la buona lotta contro tutte le forme di persecuzione. Gli ebrei di tutto il mondo non debbono sottostare alle forse del neonazismo e nessuno di tutti noi deve sottostare a forse politiche di oppressione, alla privazione del diritto alla libertà, alla vita ed alla critica. Sosteniamo i Partiti di Israele e Palestina, e tutti i gruppi nel mondo che condannano la persecuzione in corso del popolo palestinese.
È ironico, tuttavia, pensare che mentre il Mossad stava dando la caccia ai criminali di guerra nazisti – il governo israeliano stava facendo “accordi sulle armi” con l’ex nazista Klaus Barbie.
Alcuni storici sostengono che I contatti e gli associati di Licio Gelli si diffusero in lungo e in largo. Tra loro Stefano Delle Chiaie, Pierluigi Pagliani e Joachim Fiebelkom, tutti membri dell’esercito privato istituito in Bolivia dall’ex capo della Gestapo Klaus Barbie. Il gruppo ha preso il nome di “Fidanzato della morte”. Gli omicidi politici sono stati eseguiti su ordinazione, compreso quello del leader socialista boliviano Marcelo Quiroga Cruz. Il “Fidanzato della morte” fu anche determinante per portare al potere in Bolivia nel 1980 il generale Garcia Meza. Klaus Barbie ha utilizzato la sua formazione nazista come “consigliere per la sicurezza” del colonnello Gomez, un uomo con una grande quantità di sangue boliviano sulle mani.
Il gruppo controllato da Barbie con la benedizione della giunta boliviana ha ampliato le proprie attività dopo un colpo di stato del 1980. Aumentano gli omicidi di oppositori politici, giornalisti investigativi, leader sindacali e studenti. A questo lavoro si aggiungeva il compito di “regolare” l’industria della cocaina, distruggendo i piccoli spacciatori per garantire che i grandi trafficanti di droga potessero prosperare con la protezione della giunta. Dal 1965, le attività di Barbie in Bolivia includevano accordi di armi non solo per conto della Bolivia ma anche per altri regimi sudamericani di destra e Israele. Fu attraverso tali accordi di armi che Klaus Barbie, un membro impenitente delle SS, e Licio Gelli divennero soci in affari.
Fonte: David Yallop: In God’s Name, Formato Kindle, 2012, loc 2389-2405