La famosa espressione di Alexander Suvorov sulla stupidità del proiettile e sulla giovinezza della baionetta è nota, ovviamente, a tutti. Come è nato questo “compagno” d’acciaio e mortale? Come è cambiato ed evoluto nel corso dei secoli di utilizzo sui campi di battaglia di tutto il mondo?
Ultima possibilità arma
Con la comparsa nell’arsenale dei fanti medievali dei primi esemplari di armi da fuoco armi, che hanno costretto i moschettieri e fucilieri a depositare le loro usuali picche ed altri campioni di armi lunghe da taglio nei magazzini, la questione è stata sollevata in merito a cosa si sarebbe dovuto fare quando il grilletto era stato tirato.
Perché il nemico ancora avanza e non è molto sotto l’ultimo colpo sparato.
Lascia che ti ricordi che la procedura per caricare le armi da fuoco di allora era così complicata, laboriosa e richiedeva tempo che un nemico armato di sciabola poteva facilmente tagliare la testa al nemico molto prima che avesse ricaricato.
Attaccate al cinturone, asce (e simili lame taglienti) trasformavano l’ultima arma a tua disposizione in una mostruosa parvenza di alabarda, non adatta né per il tiro né per il corpo a corpo. Eri un uomo morto contro la sciabola.
La questione fu risolta quando qualcuno ebbe l’idea di infilare semplicemente il più comune pugnale con un’impugnatura di diametro adeguato nella canna di un moschetto. Era un armaiolo della città di Bayonne, o (secondo altre versioni) successe durante una battaglia vicino a questo insediamento. In un modo o nell’altro l’idea divenne realtà ed i primi prototipi di baionette furono chiamati “baionetta”, che fu successivamente trasformata in “baguette”.
La prima versione molto probabilmente corrisponde a verità. Poiché le baionette erano originariamente un attributo dell’attrezzatura da caccia.
Erano di fatto un “Ultima possibilità arma” in una lotta contro una grande bestia, che si doveva tentate di tenere a distanza. Solo dopo le baionette apparvero nell’esercito.
NASCE COSI’ LA PRIMA BAIONETTA DA ASSALTO
Un ruolo fondamentale è stato giocato dal fatto che i primi campioni, ad esempio, di moschetti erano così pesanti da non essere adatti al combattimento corpo a corpo. Tuttavia, con una lama inserita nella canna, hanno permesso alle formazioni di fanteria di respingere attacchi di cavalleria, che venivano precedentemente fermati con picche eccezionalmente lunghe.
Il primo uso massiccio delle baionette nell’esercito risale a circa la seconda metà del secolo scorso.
Varietà delle baionette da assalto e difesa
Il tempo è passato, le armi da fuoco sono state migliorate, sono diventate più leggere e più convenienti. Il suo tempo di caricamento è stato ridotto a limiti tali, che i moschettieri di una volta non potevano neppure sognare.
Eppure la baionetta era ancora lì. Perché?
Il cambiamento della baionetta fondamentale avvenne proprio nel suo design.
Apparve un tubo con una fessura, che ha permesso di non dover guidare la baionetta nella canna di un’arma, ma di agganciarla sopra. Da quel momento in poi, la baionetta ha cessato di essere un ostacolo per i colpi a ripetizione ed in molti eserciti del mondo fu costantemente utilizzata con le altre armi, specialmente nei combattimenti.
Fino ad oggi, ci sono controversie su quale delle baionette sia più efficace: la russa ad ago (baionette che potrebbero avere tre o quattro bordi o una sezione a forma di T)? Oppure quelle ancora diffuse nelle forze armate di Europa, USA, Giappone
La “Mannaia sottobotte”?
Si potrebbe discutere qui all’infinito.
Una baionetta, che può essere utilizzata non solo per pugnalare, ma anche per tagliare e persino sminuzzare, è ovviamente più versatile. Tuttavia, in questo caso, ti consiglio di consultare uno specialista.
Infatti, qualsiasi chirurgo ti spiegherà rapidamente la differenza tra le ferite inflitte da ciascuno dei tipi menzionati di baionette. Più o meno come con una spada ed uno tocco: una puntura ben mirata e la morte è certa.
Inoltre, la baionetta ad ago, che “resistette” nell’esercito Russo più a lungo che in tutti gli altri (anche i nazisti la subirono), era più leggera e resistente (con una lunghezza sufficiente) rispetto alla baionetta a lama. E la lunghezza del fucile con la baionetta era di fondamentale importanza per respingere anche gli attacchi di cavalleria.
Negli eserciti europei, iniziarono anche a passare alle mannaie dall’inizio del diciannovesimo secolo (da qualche parte dopo la guerra di Crimea), quando la cavalleria sul campo di battaglia iniziò gradualmente a perdere la sua importanza.
Durante la prima guerra mondiale, iniziò il processo di evoluzione inversa perché le baionette iniziarono ad accorciarsi.
Ciò è stato dovuto alla nuova realtà della guerra, in cui le battaglie più calde si sono spostate dal “campo libero” alle trincee, rifugi e quartieri cittadini. Fu a quel tempo che si può attribuire la nascita del coltello a baionetta, familiare a tutti i militari, una versione abbreviata dell’arma a lama.
Il moderno coltello a baionetta è un prodotto micidiale e veramente versatile. Con il suo aiuto, è possibile affrontare il nemico in silenzio, sia unendo l’arma e usandola come un’arma fredda a mano, sia per tagliare il filo spinato o la linea di comunicazione. Puoi anche aprire il cibo in scatola di razioni secche in pochi secondo, così come eseguire molte altre azioni e manipolazioni utili nella vita del soldato.
Molti saggi sostenevano che con l’avvento delle moderne armi automatiche, la baionetta sarebbe scomparsa dall’arsenale dell’esercito, inutilizzabile.
Dal 2010, l’esercito degli Stati Uniti ha ufficialmente abbandonato ed ha rimosso il combattimento a baionetta dal programma di addestramento obbligatorio per il personale militare.
L’esercito Russo non prenderà mai una decisione sconsiderata e la baionetta sopravvive come l’addestramento.
I nostri proiettili sono, ovviamente, “intelligenti” ora.
Ma non è consigliabile per nessun avversario nella battaglia a corta distanza scoprire cosa esattamente il soldato è in grado di fare al suo nemico con un attacco alla baionetta.