Il presidente Narendra Modi è stato ricevuto negli Stati Uniti con tanto di tappero rosso al fine di creare un asse Usa-India di contrasto al contrapposto Cina-Russia.
Il presidente Biden ha affermato la grande democrazia dell’India e del suo Presidente, sono stati firmati contratti di collaborazione e produzione economica.
Dobbiamo dire che strategicamente tale soluzione è conveniente per entrambi i Paesi che si sono proclamati portatori della democrazia, delle uguaglianze e della tolleranza di ogni religione.
Tale affermazione ci lascia perplessi.
CHI E’ NARENDA MODI
Narendra Modi, il primo ministro dell’India, è stato oggetto di accuse specifiche di violazioni dei diritti umani e della libertà di stampa nel paese.
Questo articolo si propone di riportare fatti specifici, leggi introdotte e incidenti noti che mettono in luce le preoccupazioni riguardanti il governo di Narenda Modi in relazione alle minoranze e alla libertà di stampa.
Le fonti saranno citate per fornire informazioni accurate, e i casi menzionati includeranno sia violazioni dei diritti umani che attacchi contro giornalisti.
- Leggi contro le minoranze: a) Legge sulla cittadinanza (Citizenship Amendment Act, CAA): La CAA, approvata nel dicembre 2019, ha suscitato controversie in quanto discriminante nei confronti delle minoranze religiose, escludendo i musulmani dal processo semplificato di ottenere la cittadinanza indiana.
b) National Register of Citizens (NRC): Il NRC, un progetto del governo indiano, ha generato preoccupazioni per il suo impatto sproporzionato sulle minoranze, in particolare sui musulmani, mettendo a rischio la cittadinanza e i diritti di persone già residenti in India da lungo tempo.
- Violenze contro le minoranze: a) Disordini del Gujarat del 2002: Durante i disordini del Gujarat, si verificarono gravi violenze tra musulmani e indù. Modi era il capo del governo del Gujarat all’epoca, e ci sono state accuse di mancanza di intervento efficace per porre fine alla violenza e proteggere le minoranze.
b) Altre violenze settarie: Nel corso degli anni, si sono verificati altri episodi di violenza settaria in India, spesso associati a gruppi estremisti indù. Le accuse sollevate riguardano la mancanza di azione e protezione da parte del governo di Modi.
- Libertà di stampa e attacchi ai giornalisti: a) Omicidi di giornalisti: L’India è stata teatro di numerosi omicidi di giornalisti, molti dei quali hanno subito violenze e minacce a causa delle loro attività investigative. Alcuni casi noti includono l’omicidio di Gauri Lankesh nel 2017 e l’omicidio di Shujaat Bukhari nel 2018.
b) Intimidazioni e restrizioni: Giornalisti e organizzazioni dei media hanno segnalato intimidazioni, minacce e arresti arbitrari da parte delle autorità indiane. Le leggi sulla diffamazione e le restrizioni online sono state utilizzate per limitare la libertà di stampa e promuovere un clima di censura.
- Dichiarazioni di leader internazionali: Molti leader internazionali hanno espresso preoccupazione riguardo alle politiche di Modi.
Narendra Modi e il suo governo in India sono stati oggetto di accuse specifiche di violazioni dei diritti umani e della libertà di stampa. Leggi discriminatorie contro le minoranze e incidenti noti di violenze contro giornalisti sollevano preoccupazioni significative.
La situazione dei diritti umani in India eppure gli USA stringono accordi economici e strategici con l’India affermando – addirittura – che il governo di Narenda Modi è un alleato importante per la lotta per la democrazia e la libertà delle minoranza e dell’espressione anche religiosa.