Gli USA PERDONO LA GUERRA
Miliardi di dollari e migliaia di vite americane, la guerra in Afghanistan è persa.
Si cercano molte scusanti ed il Pres. Biden (che già aveva anticipato la fine della guerra in Afghanistan) cerca oggi di attribuire la colpa ai suoi predecessori invocando la scusante di un ritiro da tempo pianificato dalle truppe USA.
Si può dire che è stata una guerra combattuta in territorio ostile e non, come da molti “esperti” sostenuto il fallimento del piano di ricostruzione di quel Paese.
Nella realtà gli Stati Uniti hanno perduto tutte le guerre ma questa è stata, forse, la sconfitta più difficile da digerire.
In un precedente post abbiamo spiegato le ragioni di tutte le loro sconfitte “Stati Uniti perdono guerre quali sono le principali ragioni dei fallimenti militari USA”.
Nei primi dieci anni di guerra gli USA hanno creduto di poter imporre il loro dominio in quel territorio commettendo errori imperdonabili di valutazione.
Oggi molti americani si chiedono se hanno perduto la guerra od il ritiro delle truppe è stato volontario.
I media USA cercano di coprire la terribile sconfitta invocando il costo insostenibile della prosecuzione dell’occupazione da parte delle truppe USA.
Nella realtà la guerra in Afghanistan era perduta già da anni ed abbiamo parlato in un nostro precedente post del perché gli Stati Uniti non sono quella macchina militare imbattibile come molti pensano.
Oggi i Talebani festeggiano la riconquista dell’Afghanistan ed il ritiro anticipato degli Stati Uniti dal loro territorio.
L’AMERICA HA PERSO LA GUERRA IN AFGHANISTAN
La risposta non può che essere si. Diversamente i Talebani non avrebbero ripreso i posti strategici in poche ore qualche giorno fa e con un considerevole numero di soldati.
Ma gli Stati Uniti sono divenuti perdenti nell’esatto istante in cui gli Americani hanno scelto Biden come presidente.
Ora il gradimento del loro presidente eletto comincia, ovviamente, a scemare in quanto la sconfitta in Afghanistan ha un significato che va oltre il dato militare.
Sin dalla seconda guerra mondiale WWII gli USA si sono eletti a portatori e difensori degli ideali di democrazia e difesa della libertà dei popoli oppressi.
Oggi gli Stati Uniti perdono il loro vessillo e nel modo più indecoroso, con una ritirata lampo delle loro truppe.
BIDEN NON ERA IN GRADO DI GESTIRE LA GUERRA IN AFGHANISTAN?
Si può interpretare la ritirata americana in diversi modi ma, di certo, le caratteristiche sono quelle di una resa incondizionata e non certo del fallimento di un piano di ristrutturazione di un Paese occupato militarmente.
Questo ha un significato univoco.
Gli Stati Uniti non avevano, di fatto, la possibilità di imporre alcuna condizione sul campo in quanto sconfitti.
Svanisce l’illusione di poter combattere una guerra su suolo altrui per decine di anni. La differenza è nel fatto che
questa guerra sarebbe durata altri 100 anni perché i talebano combattevano a casa loro.
Gli Stati Uniti hanno commesso in questa guerra tutti gli errori che potevano essere commessi: la mancanza di una strategia chiara; tempistiche e aspettative non realistiche; progetti di miglioramento insostenibili; pratiche dannose di assunzione di civili e militari; incapacità di fornire sicurezza; mancanza di una comprensione culturale dell’Afghanistan; e insufficiente autocontrollo del processo di “ricostruzione”.
Crediamo che Biden non fosse, affatto, in grado di gestire una situazione tanto critica, ci sarebbe voluto un Presidente alla Ronald Reagan come grado di risolutezza.
LE CONSEGUENZA DELLA SCONFITTA IN AFGHANISTAN
Le conseguenze sono inevitabili. Gli Stati Uniti hanno perduto il controllo del Mondo cioè quello che hanno sempre voluto.
Cina e Russia sono il nuovo punto di riferimento e questo anche dal punto di vista economico.
Perché a dirla chiara gli USA non solo usano i 3/4 delle risorse del Nostro Pianeta, ma sono anche il Paese con un debito pubblico mostruoso, praticamente privi di un sistema sanitario pubblico.
La loro egemonia resta limitata ai Paesi europei ma da oggi dovranno ridimensionare le loro mire imperialistiche ed espansionistiche globali.
Crediamo, certamente, che il Presidente Biden si debba assumere una responsabilità maggiore di quella che ha in realtà per la sconfitta in Afghanistan.
Tuttavia, la ritirata doveva pianificarla in modo differente per non mettere in serio dubbio un nuovo mandato come Presidente degli Stati Uniti.
La colpa non è come lui dice del popolo dell’Afghanistan o di Trump, le responsabilità politiche di queste scelte fanno sempre capo al Presidente in carica.
L’America è stata sconfitta sul campo ed ha perso la guerra, non ci sono scusanti ne dubbi storici.