Un argomento spesso trascurato nel trading ma di grande importanza per gli istituti di credito è il concetto di “risk parity” o “parità del rischio”. Questo approccio di gestione del portafoglio si basa sulla distribuzione del rischio in modo equo tra varie classi di asset, anziché sul tradizionale approccio di allocazione basato sul capitale investito.
Nell’approccio di risk parity, l’obiettivo è bilanciare il rischio tra azioni, obbligazioni e altre classi di asset in modo tale che ognuna contribuisca in modo simile alla variazione complessiva del portafoglio. Ciò significa che la percentuale di rischio assegnato a ciascuna classe di asset è basata sulla sua volatilità storica piuttosto che sul suo valore nominale o sul valore di mercato.
Questo approccio può essere utilizzato dagli istituti di credito e dai grandi investitori per costruire portafogli diversificati che cercano di minimizzare il rischio complessivo. È interessante notare che, mentre l’approccio di risk parity può essere efficace nella gestione del rischio, può anche portare a strategie di investimento poco tradizionali, spostando il focus dalla tradizionale ripartizione azionario/obbligazionario.
Sebbene l’argomento non sia spesso discusso ampiamente nel trading al dettaglio, è un concetto rilevante e utilizzato dagli istituti di credito e dai professionisti dell’investimento per la costruzione di portafogli più robusti e resilienti.
Pertanto, l’approccio in esame nella gestione del portafoglio è un concetto spesso sottovalutato ma cruciale, particolarmente utilizzato dagli istituti di credito per ottimizzare l’allocazione degli asset. A differenza dell’approccio tradizionale basato sulla percentuale di capitale investito, il risk parity assegna il rischio in base alla volatilità storica di ciascuna classe di asset. Questo permette di creare portafogli che tengano conto dell’effettiva esposizione al rischio, piuttosto che solamente delle quantità investite. Benché poco discusso nel trading al dettaglio, il risk parity si dimostra efficace nell’equilibrare i rischi e nell’ottimizzare la diversificazione del portafoglio, dimostrando la sua rilevanza nell’industria dell’investimento.
