Parliamo in questo articolo del trading giornaliero e dell’elevato gradi di rischio rispetto ad investimenti a breve o lungo termine.
Il mondo degli investimenti offre molteplici approcci, ognuno con il proprio livello di rischio e potenziale di rendimento. Tra le diverse strategie, il trading giornaliero è noto per la sua natura speculativa e l’elevato grado di rischio associato.
Esploreremo le ragioni per cui il trading giornaliero espone gli investitori a maggiori rischi rispetto alle strategie a breve e lungo termine, citando fonti autorevoli per supportare le nostre affermazioni.
Elevata volatilità e incertezza del trading giornaliero
Il trading giornaliero coinvolge l’acquisto e la vendita di asset finanziari nello stesso giorno, sfruttando piccoli movimenti di prezzo per generare profitti. Questo approccio può essere estremamente rischioso poiché i mercati finanziari possono essere estremamente volatili a breve termine. Le fluttuazioni dei prezzi possono essere scatenate da notizie impreviste, eventi geopolitici o anche da rumor e sentimenti di mercato. Questa volatilità può portare a movimenti di prezzo imprevedibili, esponendo gli investitori a potenziali perdite significative.
Fonte: Investopedia riporta che il trading giornaliero è “estremamente impegnativo e richiede una comprensione solida dei mercati finanziari, oltre a una strategia ben strutturata per limitare i rischi” (Fonte: Investopedia).
Costi di transazione elevati
Il trading giornaliero comporta un alto numero di transazioni, poiché gli investitori comprano e vendono ripetutamente nello stesso giorno. Ogni transazione comporta costi, come commissioni di negoziazione e spread tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita. Questi costi possono accumularsi rapidamente e ridurre significativamente i profitti attesi, soprattutto quando si affrontano piccoli movimenti di prezzo.
Fonte: Un rapporto dell’Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati (ESMA) ha evidenziato che i costi di transazione possono rappresentare una parte significativa del rendimento complessivo degli investimenti giornalieri (Fonte: ESMA Report).
Maggiore stress e pressione psicologica si ha nel trading giornaliero
Il trading giornaliero richiede una presenza costante sul mercato e decisioni rapide riguardo alle operazioni da effettuare. Questa costante esposizione al mercato e la necessità di prendere decisioni rapide possono causare stress e pressione psicologica sugli investitori, influenzando negativamente le loro scelte e comportamenti di investimento.
Fonte: Uno studio condotto dalla Journal of Finance ha rilevato che gli investitori giornalieri tendono ad assumere decisioni impulsive e subottimali a causa dello stress associato al trading frequente (Fonte: Journal of Finance).
Minore diversificazione
Il trading giornaliero si concentra spesso su un numero ristretto di asset finanziari, poiché gli investitori cercano opportunità di guadagno rapido in determinati mercati o titoli. Questa mancanza di diversificazione aumenta il rischio dell’investitore, poiché una singola notizia negativa o una tendenza sfavorevole su un particolare mercato può causare perdite significative.
Fonte: Un articolo pubblicato sul Financial Analysts Journal sottolinea l’importanza della diversificazione nel ridurre il rischio complessivo di un portafoglio (Fonte: Financial Analysts Journal).
Cosa scegliere tra il trading giornaliero e quello a medio o lungo periodo
Il trading giornaliero può essere un’opzione allettante per alcuni investitori che cercano profitti rapidi, ma è essenziale essere consapevoli dei rischi significativi ad esso associati. La volatilità dei mercati, i costi di transazione elevati, lo stress psicologico e la minore diversificazione sono solo alcune delle sfide che gli investitori giornalieri devono affrontare.
Alternative più sicure possono essere trovate nelle strategie a breve e lungo termine, dove gli investitori possono beneficiare di una maggiore stabilità, minore pressione psicologica e una migliore diversificazione del portafoglio.
In conclusioni possiamo ritenere che i costi e la leva elevata giochino un ruolo chiave a sfavore di coloro che optano per il trading day rispetto al breve, medio e lungo termine.
